PROPOSTA PEDAGOGICA
La Proposta Pedagogica di Eugenio Montale consiste in un’educazione che crede nel potenziale trasformativo dell’individuo e nella sua formazione integrale, valorizzando:
Tali finalità sono raggiunte attraverso uno sguardo personalizzato e un’ampia azione da parte dell’insegnante, inteso qui come un importante mediatore tra lo studente e la conoscenza, che investe nello sviluppo delle capacità e delle competenze degli studenti.
Incentivando l’autonomia e l’autorialità nel percorso degli alunni, la Scuola Italiana Eugenio Montale li aiuta a costruire una base culturale e intellettuale che permetta loro di assumere un atteggiamento responsabile, competente, critico e riflessivo rispetto alle sfide e alle responsabilità che assumeranno nella società.
QUATTRO PILASTRI PER L’EDUCAZIONE
A tal fine, la scuola basa i suoi principi sui quattro pilastri proposti dall’UNESCO per l’Educazione del Millennio:
È l’apprendimento che avviene attraverso l’acquisizione degli “strumenti di conoscenza”. È quello che si concentra sul ragionamento logico, sulla comprensione, sulla deduzione, sulla creatività, sull’immaginazione e sulla memoria; in altre parole, sui processi cognitivi e sulle loro possibilità. Inoltre, si aggiunga che questo lavoro consiste nel risvegliare il desiderio di sviluppare tali processi; vale a dire, la volontà di imparare, di voler sapere di più e meglio, di sviluppare la capacità di apprendere: è “imparare a imparare”, per beneficiare – efficacemente – delle opportunità offerte dall’educazione nella vita. La Eugenio Montale ritiene che questo approccio traduca la sua particolare visione per cui l’istruzione non dev’essere solo il mezzo per raggiungere il fine, ma anche un fine in sé, poiché risveglia la sete individuale di conoscenza e aiuta ogni studente a utilizzare gli strumenti e a sviluppare i dispositivi intellettuali e cognitivi che gli consentono di costruire la propria opinione e il proprio pensiero critico. Per perseguire questo obiettivo, la Scuola incoraggia non solo il pensiero deduttivo, ma anche lo sviluppo di quello riconosciuto come intuitivo e la sua sequenzialità. Questo perché, oltre a promuovere lo spirito e il metodo scientifico negli studenti, è importante aiutarli a raggiungere le loro conclusioni e a permettere loro di avventurarsi nel regno della conoscenza e dell’ignoto; ciò significa dargli la possibilità di comprendere la realtà attraverso l’acquisizione dell’autonomia e della capacità di discernimento.
Si tratta di un apprendimento pratico, che avviene attraverso l’applicazione delle conoscenze teoriche. A tal fine, tutte le attività pedagogiche cercano di garantire lo sviluppo delle competenze che rendono la persona capace di affrontare numerose situazioni e di lavorare in gruppo, gestendo e risolvendo i conflitti. In questo modo, lo studente è in grado di trarre il meglio dalla comunicazione, di conservare e trasmettere fatti e versioni in modo chiaro e coerente, di interpretare e selezionare il flusso di informazioni, di analizzare gli eventi da diverse prospettive e, se necessario, di rielaborare le proprie opinioni in base a nuovi fatti e informazioni.
Quest’area di apprendimento è quella a cui la scuola si dedica con maggiore impegno e apprezzamento, perché si riferisce all’ambito degli atteggiamenti e dei valori. La lotta ai conflitti, ai pregiudizi e alle rivalità rientra in quest’area di apprendimento. In questo senso, l’educazione è il veicolo della pace, della tolleranza e della comprensione e, in quanto tale, dovrebbe includere la conoscenza della diversità della specie umana, delle somiglianze e delle interdipendenze esistenti tra tutti i cittadini del pianeta. In questo modo, si combinano due sforzi: la progressiva scoperta dell’identità dello studente e la progressiva scoperta dell’altro, in una relazione costruita sulla base del rispetto della diversità, mediata dal dialogo. Il tutto in un ambiente in cui i giovani lavorano insieme su progetti motivanti, adottando talvolta la prospettiva dell’altro per evitare o risolvere conflitti latenti, valorizzando la collettività rispetto all’individualismo.
Si tratta di un apprendimento che porta allo sviluppo completo dell’individuo – spirito, corpo, mente, sensibilità e responsabilità personale. Oltre a imparare a vivere con gli altri, questo pilastro si concentra sui valori e sugli atteggiamenti, puntando sullo sviluppo individuale che, gradualmente, avverrà anche nella società. La Scuola Italiana Eugenio Montale cerca di creare e sostenere un ambiente educativo favorevole all’interazione tra educatori e studenti – e, allo stesso modo, tra studenti e studenti – in cui si producono nuove conoscenze, riconoscendo ogni membro dell’ambiente scolastico come un individuo che apprende e insegna.